In tanti trascurano la manutenzione periodica della caldaia, una brutta abitudine che può dare origine a rischi per la salute e a sanzioni.
La mancata manutenzione della caldaia di casa comporta delle conseguenze negative, non soltanto per il rischio di sanzioni, ma anche per l’incolumità degli inquilini. Eppure, si tratta di una pratica molto diffusa, con conseguenze che poi sono sotto gli occhi di tutti, e che talvolta si trasformano in tragedia. Controllare periodicamente la caldaia, senza trascurarla, è una questione di sicurezza, prima di tutto.
La manutenzione corretta della caldaia comporta una migliore efficienza energetica domestica, quindi contribuisce al funzionamento opportuno dell’impianto di riscaldamento, comportando un certo risparmio economico e riducendo anche l’impatto sull’ambiente. In più, come accennato, una caldaia funzionante e messa in sicurezza evita molti rischi per la salute.
I rischi che si corrono se non si effettua la manutenzione periodica della caldaia
Evitare di far controllare la caldaia potrebbe sembrare una mossa furba per risparmiare un po’ di soldi. In realtà, a lungo andare questa pratica non solo è pericolosa, ma comporta un maggiore dispendio economico, senza contare il rischio di eventuali sanzioni amministrative. È buona prassi controllare periodicamente la caldaia e il suo corretto funzionamento.
Le tempistiche di manutenzione possono variare da modello a modello, e anche in base alla sua potenza. In generale, occorre chiamare un tecnico specializzato per il controllo dei fumi, per monitorare le emissioni inquinanti, per garantire la sicurezza necessaria. Questo va fatto ogni anno per le caldaie a combustibile liquido o solido con potenza superiore ai 100 kW.
Per le caldaie a gas naturale o GPL, con potenza superiore a 100 kW, la manutenzione va fatta ogni due anni, mentre per le caldaie a gas naturale o GPL con potenza inferiore ai 100 kW ogni quattro anni. Anche coloro che vivono in affitto devono provvedere alla manutenzione della caldaia, contattando un tecnico. Le riparazioni straordinarie, invece, sono a carico del proprietario di casa.
Quando far controllare la caldaia e quali sono le sanzioni previste
Secondo il Decreto Legislativo n. 192 del 2005, una caldaia mai controllata comporta una multa che va dai 500 euro fino a 3 mila euro. In caso di grave condizione dell’impianto, le autorità possono disporre il blocco dell’erogazione del servizio e l’obbligo di riparazione o di sostituzione dell’apparecchio. Il bollino blu come certificato è fondamentale per stare sicuri e per evitare drammatiche conseguenze.
Una caldaia mai controllata può dare origine a fughe di gas. Se l’apparecchio è all’interno di casa, la situazione è ancora più delicata. Inoltre, questa può dare origine a cortocircuiti, col rischio di creare incendi, oppure di emettere gas nocivi, producendo monossido di carbonio, il gas letale che ogni anno miete centinaia di vittime.
Mettersi in regola è semplice, basta contattare un tecnico specializzato, il quale verifica che sia tutto in regola sul libretto e che la caldaia non abbia alcun problema. Se tutto è in regola, si ottiene il bollino blu, ossia il certificato di conformità agli standard di sicurezza e di efficienza, altrimenti il tecnico effettua le riparazioni e le sostituzioni necessarie per la messa in sicurezza.