Trasporti, il 2025 inizia con una raffica di scioperi: tutte le date per un inizio del nuovo anno drammatico per gli italiani
Il 2025 si apre con una serie di scioperi nel settore dei trasporti che promettono di influenzare significativamente la vita quotidiana di milioni di italiani.
La tensione tra lavoratori e istituzioni sembra aver raggiunto un punto di non ritorno, con un calendario degli scioperi per il mese di gennaio che conta ben 45 giornate di agitazione. Nonostante gli sforzi di dialogo intrapresi dal ministro Matteo Salvini, le parti non sono giunte a una soluzione condivisa, preannunciando così un inizio d’anno complicato per chi si sposta sia su terra che su mare.
Scioperi nel 2025: le prime date da segnare
L’attenzione si concentra inizialmente sui rimorchiatori napoletani e sui lavoratori delle compagnie Caronte & Tourist isole minori e Siremar. L’8 e il 9 gennaio, per 24 ore, sarà particolarmente difficile raggiungere le isole minori o muoversi via mare nelle aree interessate. Questi scioperi rappresentano solo il preludio a quello che è stato definito una “giornata nera” per il trasporto pubblico: il 10 gennaio, infatti, vedrà una paralisi quasi totale delle ferrovie italiane a causa dello sciopero nazionale dei lavoratori Rfi, oltre a un significativo impatto sulla mobilità urbana dovuto allo sciopero nazionale di quattro ore del Tpl.
Altri settori coinvolti
La protesta non si limita ai trasporti su rotaia o via mare. Anche il settore aereo subirà disagi, con handler aeroportuali, addetti alle pulizie e personale della Sea spa pronti a incrociare le braccia. Le agitazioni si estenderanno nel corso del mese, con ulteriori appuntamenti critici fissati per il 21 gennaio, coinvolgendo principalmente i treni delle ferrovie Appulo Lucale e del Sud-est, e prevedendo ritardi o cancellazioni nelle fasce orarie pomeridiane.
Il picco dell’agitazione
Verso fine mese, l’attenzione si sposta su uno sciopero plurisettoriale nazionale che coinvolgerà tutti i lavoratori del settore ferroviario, promettendo di essere uno dei momenti più critici data l’estensione temporale dello stop. Anche il trasporto pubblico locale non sarà esente da queste proteste, con particolare attenzione rivolta alle date del 21 gennaio a Vercelli e Biella, del 26 a Genova, e l’ultimo giorno del mese, quando i lavoratori Atm della zona metropolitana milanese, inclusa Monza e Brianza, si fermeranno.
Questo fitto calendario di scioperi rappresenta una sfida notevole per gli utenti e per gli operatori dei servizi, sottolineando l’importanza di una pianificazione attenta per chi si affida alla mobilità quotidiana cittadina ed extraurbana. La situazione richiede una gestione oculata per minimizzare i disagi e garantire, per quanto possibile, la continuità dei servizi essenziali.
