La giornalista Alessia Lautone racconta il suo rapporto col cibo e gli effetti negativi di un farmaco: tra questi, gli istinti suicidi.
In queste ore è stata la giornalista Alessia Lautone a raccontare al pubblico il suo controverso rapporto con il cibo. In un’epoca in cui l’aspetto fisico è importantissimo, dettato da standard quasi inarrivabili, filtri applicati sui social, foto ritoccate e ovviamente l’abuso di chirurgia plastica e di ritocchini per rallentare il processo di invecchiamento, esistono dei lati oscuri e misteriosi che possono rappresentare un pericolo.
In questo schema ci cadono tutti: persone comuni, appartenenti a ogni settore, figuriamoci personaggi conosciuti, i quali devono apparire in tv ogni giorno e farsi ammirare dal pubblico di casa. Spesso, però, dietro la scusa “dell’apparire belli e giovani”, si nascondono insicurezze e paure. La paura di invecchiare, la paura di non piacere più, sensazioni che hanno travolto persino Alessia Lautone, la bella giornalista direttrice dell’agenzia stampa LaPresse e autrice di numerosi programmi tv e radiofonici.
L’esperienza della giornalista Alessia Lautone: gli effetti scioccanti di un farmaco per dimagrire
58 anni, un metro e sessantacinque per 55 chili, Alessia Lautone è sempre stata ammirata per la sua intelligenza, la sua professionalità, il talento, ma anche per il sorriso smagliante. È sempre stata una bella donna, eppure, come ha ammesso lei stessa in una recente intervista, si è sempre sentita imperfetta, non bella e anche inadeguata. Un disagio che ha influenzato molto il suo benessere psicologico, tanto da costringerla a ricorrere a specifici farmaci per dimagrire.
Il suo problematico rapporto con il cibo, però, ha radici molto profonde. La Lautone ci combatte da quando era piccola. “Abbiamo tutti delle fragilità: la mia riguarda il cibo e il corpo” ha affermato, per poi rivelare che, durante l’adolescenza, metteva su peso e poi dimagriva rapidamente, alternando periodi di abbuffate ad altri di lunghi digiuni. Un rapporto conflittuale con il cibo e un regime alimentare poco sano, ma che nel corso degli anni ha saputo nascondere.
“La mia fortuna è stata quella di essere sempre borderline, lavoro tantissimo, faccio sport, ho un aspetto sano”. Eppure, dal lato oscuro dei disturbi alimentari non si può fuggire, e prima o poi occorre affrontarlo. Ora, la giornalista ha deciso di non nascondersi più e di chiedere aiuto. Grazie al supporto di uno psicologo sta affrontando la questione, per migliorare la sua vita e per gettarsi alle spalle una brutta disavventura durata anni.
Alessia Lautone e i disturbi alimentari: la giornalista ha deciso di non nascondersi più per salvare la vita a tante donne
Intraprendente, bella, spigliata, stimata, nonostante una carriera di successo, la Lautone ha deciso di raccontare la sua disavventura, una brutta esperienza durata molto tempo, troppo. Per vedersi ancora più in forma, a un certo punto ha iniziato ad assumere farmaci per dimagrire, lei che non è mai stata sovrappeso, arrivando sottopeso. In particolare, ha iniziato ad assumere un farmaco a base di semaglutide.
Si tratta del principio attivo usato per curare il diabete, ma questo farmaco ha presto presentato effetti collaterali, decisamente negativi: stanchezza, debolezza, poca lucidità mentale, insonnia. Inizialmente, la giornalista ha pensato si potesse trattare di un periodo di stress dovuto al tanto lavoro, ma la realtà era altra, tanto che non riusciva neanche più ad allenarsi.
“Ho aumentato il dosaggio, da lì in poi mi sono scoperta disinteressata a tutto, perfino alle chiamate dei miei figli. E poi sono arrivati i pensieri suicidi”. La confessione è scioccante: una notte, non riuscendo a dormire, Alessia ha pensato di uccidersi. Una forza invisibile la voleva costringere a gettarsi dalla finestra, oppure ad accoltellarsi. “Mi sono vista sdoppiata, una parte di me, calmissima, era pronta a morire”.
A quel punto, la giornalista ha capito che la reazione malsana era legata all’abuso del farmaco, e così, senza pensarci due volte, ha deciso di gettarlo via. In seguito, ci sono state altre notti insonni, dominate da incubi e da pensieri nefasti, ma sono diminuiti giorno dopo giorno, fino a sparire del tutto. “La paura mi ha fatto compagnia per un po’”.